Dal digitale al negozio: come l’online guida gli acquisti di Natale 2024
Resi Amazon alle stelle: come affrontare i nuovi tassi di commissione
Scopri come gestire al meglio le nuove commissioni di Amazon durante i picchi di vendite
Nuove politiche di reso Amazon: guida ai tassi di commissione aggiornati
Nuove commissioni sui resi Amazon
Le festività natalizie sono ormai alle porte e con esse l'immancabile frenesia dello shopping online. Per i venditori Amazon, però, questo periodo non è solo sinonimo di guadagni record. Tra Black Friday, Cyber Monday e Natale, i picchi di vendite si susseguono, portando con sé nuove sfide. Le recenti politiche di reso introdotte nel 2024, che prevedono commissioni più elevate per i resi oltre determinate soglie, possono incidere in modo significativo sui margini di profitto.
Ma come orientarsi in questo scenario complesso e quali strategie adottare per ottimizzare la gestione dei resi e proteggere la propria redditività? In questo articolo approfondiremo l'impatto delle nuove politiche e forniremo indicazioni pratiche per ottimizzare la gestione dei resi.
Commissioni sui resi 2024: ecco come funziona
Le nuove commissioni sui resi, entrate in vigore dal 1° giugno 2024, rappresentano una novità significativa per i venditori Amazon.
Ma come funzionano esattamente?
In sostanza, Amazon calcola un tasso di reso per ogni prodotto, basato sulla percentuale di unità vendute che vengono restituite entro i tre mesi successivi alla vendita.
Ad esempio, il tasso di reso per le spedizioni di giugno 2024 copre i resi fino ad agosto dello stesso anno e così via.
Superata una certa soglia di restituzioni, stabilita per ciascuna categoria merceologica, viene applicata una commissione aggiuntiva per ogni unità restituita in eccesso. Per fare un esempio concreto, immaginiamo di aver venduto 1.000 pezzi di un prodotto a luglio 2024. Durante i tre mesi successivi, 120 unità vengono restituite. Se la soglia per quella categoria merceologica è fissata al 10%, i resi che eccedono le 100 unità (il 10% delle 1.000 spedite) comporteranno la commissione di elaborazione dei resi. In questo caso, quindi, con 120 restituzioni, 20 saranno soggette alla commissione di elaborazione dei resi (120-100=20).
Di seguito, troverai una tabella dettagliata con i tassi di commissione aggiornati per ogni categoria:
Come ridurre il numero di resi su Amazon: esempi pratici
Mentre le nuove politiche sui resi impongono regole precise, è possibile adottare strategie per mitigare il loro impatto. Non esistono formule magiche per azzerare le restituzioni, ma alcune best practice possono fare la differenza. Vediamo degli esempi:
Descrizioni dettagliate ed accurate: prodotti ben esposti con una comunicazione chiara e trasparente, aiutano a guidare l’acquirente e a gestire le sue aspettative riducendo così la probabilità di incomprensioni.
Immagini e video di qualità: con elementi multimediali in alta definizione, i clienti possono avere un’idea più precisa delle caratteristiche del prodotto senza doversi concentrare su lunghe descrizioni.
Imballaggi sicuri: un prodotto ben confezionato, ha più probabilità di arrivare integro a destinazione, riducendo così i resi dovuti a difetti causati dal trasporto.
Servizio clienti efficiente e reattivo: ogni cliente è unico. Offrendo supporto personalizzato e attento alle sue esigenze, lo fidelizzi e riduci significativamente il tasso di resi, creando un'esperienza d'acquisto positiva.
Come la logistica intelligente può diminuire il numero di resi
Una logistica ben organizzata è il pilastro di un’attività di vendite online di successo, soprattutto nel periodo critico che si apre con la settimana della Black Week, fino a terminare con le festività natalizie. Un sistema inefficiente, d’altra parte, può generare criticità che, nel contesto saturo e competitivo di oggi, non sono più tollerabili.
Scopriamo insieme alcune delle principali problematiche:
Ritardi o errori nelle spedizioni: inconvenienti di questo tipo compromettono l’esperienza d’acquisto, causando insoddisfazione da parte del consumatore e una percezione negativa del brand.
Scarsa tracciabilità: l’assenza parziale o totale della posizione della loro merce, alimenta ansia e frustrazione negli acquirenti.
Sovraccarico dei magazzini: una gestione inefficace dei resi o un eccesso di scorte rallenta i processi logistici, compromettendo la capacità di evadere tempestivamente gli ordini.
Nel dinamico panorama del commercio online, l’unica costante è il cambiamento. Le nuove politiche di reso di Amazon ce lo ricordano ancora una volta. Per emergere e prosperare, le aziende devono puntare su flessibilità, innovazione e un approccio proattivo. Investire in ricerca e sviluppo e collaborare con partner strategici, infatti, permette di trasformare le sfide in opportunità, rafforzando la propria competitività sul mercato.
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